“…in fondo è bella però, è la mia età ed io ci stò…” così
cantava Rino Gaetano e così canto io oggi, 37 anni appena compiuti, ma cosa mi
aspetto da questa età? Credo che tutto quello che arriverà dovrà prima di tutto
partire da me, dalla mia voglia di conquistare, perché certamente nulla ci cade
addosso come per miracolo. Ogni passo che facciamo in avanti è sfrutto della
nostra fatica. La regola più importante? Non piangersi addosso, non serve a
niente, anzi, peggiora sempre le situazioni. Da una ricerca è emerso che in
Italia 7 persone su 10 sono colpite dalla sindrome di Calimero: povero me,
povera me, tutto il giorno. Da questa ricerca psicosomatica sorprende però che
siano meno ottimiste le donne rispetto agli uomini. E il vero problema pare che
siano i condizionamenti degli altri. Abbiamo tutti un bisogno mammesco di
sentirci dire che siamo bravi e che ci vogliono tutti bene. E non ci basta che
ce lo dicano una volta: ce lo devono dire sempre. Valanghe di psicologi sono
pronti a sciorinare consigli, opinioni e analisi, che te stai lì a leggere e
pensi “Ma questi dove vivono?”. Nel mio piccolo cerco di seguire piccole e
semplici regole per essere più ottimista e vivere così meglio: Seguo un solo
obiettivo alla volta, cerco di non farmi condizionare dal contesto sociale, non
voglio dar retta ai sensi di colpa, cerco di non essere presuntuosi, mi impongo
di essere sempre aperta alle novità senza avere troppi tentennamenti, do le
giuste priorità, non penso troppo al passato, voglio pensare di potercela fare anche da sola.
Non è sempre facile, non tutti i giorni nascono con il sole, a volte è molto
più semplice lasciarsi sopraffare dallo sconforto, in quei casi, guardatevi allo specchio e
chiedetevi “Io voglio veramente essere questa?”. Sentitevi libere di essere ciò
che volete…
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